Sette Libri d'Artista di Mimmo Paladino
Giovedì 17 luglio alle ore 20.30, presso il Museo Diocesano di Feltre di via Paradiso 19, verrà inaugurata la Mostra “Pagine d’Arte. Archetipi e meditazione nei libri di Mimmo Paladino”, con presentazione di Egidio Fiorin, delle Edizioni Colophon di Belluno e di don Giacomo Mazzorana. Rimarrà aperta fino al 14 settembre. L’artista è l’autore del Palio di Feltre di quest’anno e per il Museo Diocesano aveva già realizzato nel 2010 il quadro in tecnica mista “Il valore dell’uomo”, in occasione della Mostra “Il Medio Evo delle Dolomiti ospitalità arte fede”. Insieme a quest’opera saranno esposti: i Quattro testi sacri per il terzo millennio del 1994, con tavole sul Cantico dei Cantici 5, La conversione di San Paolo, la Sura XVI del Corano e Il cibo e le sillabe, composizione poetica orientale; Cher monsieur Einstein, verehrter Paul Valéry, del 2020, con tavole di commento alla lettera di solidarietà del poeta allo scienziato con risposta del 1933 in seguito alla politica razziale del nazismo; Goerlitz-Stalag VIIIA, pubblicato nel 2021 in occasione dell’80° anniversario della esecuzione, il 14 gennaio 1941, in una baracca dello Stalag nazista, del Quatuor pour la fin du Temps di Olivier Messaen, considerato uno dei più alti esempi di musica cameristica del ventesimo secolo; Etrusco, un tema che viene sviluppato con ceramiche e tavole ricche di colori sul suggestivo e misterioso mondo degli Etruschi.
Domenico Paladino, anche noto come Mimmo, è nato a Paduli (Bn), nel 1948. Pittore, scultore, incisore, scenografo, è considerato uno degli artisti più importanti e originali del nostro tempo. Le sue opere si trovano nelle maggiori collezioni pubbliche e private del mondo, tra cui il Moma e il Guggenheim di New York e la Tate Gallery di Londra.
Molto intenso è anche il suo impegno sociale. Ne sono testimonianza “Porta di Lampedusa. Porta d’Europa”, sul dramma degli emigranti, quasi un altare istoriato di reperti sopravvissuti a una mareggiata e la serie di Madonne con Bambino ispirate al conflitto di Gaza.
Ha affermato di sé: “La mia filosofia; attraversare i vari linguaggi dell’arte, sia in senso geografico che temporale, con la massima indipendenza tecnica e creativa. Nei miei quadri e nelle mie sculture la figura entra come un archetipo. Rinvia a un passato più o meno lontano. Ma si dà sempre come un insieme di segni che vengono assemblati quasi musicalmente” (V.Trione, La lettura, 1.6.2025, pag.46).
I Libri d’Arte, esposti per gentile concessione delle Edizioni Colophon di Belluno, sono una ulteriore e significativa espressione di quella “innata curiosità che ogni giorno lo spinge a ricominciare, come se fosse la prima volta” (ibidem).
Giacomo Mazzorana